Nel 2021 CI MA studio inizia la sua ricerca, che partendo da Bologna attua una continua ricerca di esplorazione in cui la progettazione diviene elemento di unione tra concetto e realizzazione esplorando le tematiche di architettura, paesaggio, urbanistica, artigianato ed interni.
Come un animale anfibio che vive tra due condizioni ambientali diverse, trovando sempre nuovi stimoli ed insegnamenti passando da una all’altra, la nostra attività si muove tra l’epifania creativa e la concretizzazione del cantiere, tra il recupero del passato e la sorpresa delle nuove proposte moderne, tra estetiche fortemente minimali o brutali e dettagli decorativi.
Con lo sforzo continuo e quotidiano della creazione di nuove spazialità e scenari, CI MA si pone l’obiettivo di mettere in connessione mondi non sempre vicini, pensando che proprio da alcune nuove unioni, possano generarsi soluzioni progettuali nuove, come è avvenuto dall’unione di CI e MA.
Casa CM . IA: una rivoluzione razionale.
Sul finire del 2020, nella dolce campagna bolognese, iniziava la costruzione di una nuova villetta a schiera con giardino privato ed in prossimità di un parco pubblico.
Siamo stati contattati per un progetto di interni e dopo un primo incontro con i clienti abbiamo deciso di proporre un cambio generale di layout in cui proprio gli arredi sarebbero stati i protagonisti….
Il punto di partenza del progetto, vista la volumetria del fabbricato con un tetto a doppia falda particolarmente inclinato, è stato quello di ragionare in sezione e di proporre una zona soppalcata. Abbiamo pensato ad una completa integrazione degli spazi in cui l’area sopraelevata diviene una naturale continuazione della zona giorno ed abbiamo declinato il tema “promenade” come susseguirsi di quinte.
La rivoluzione spaziale, infatti, diviene un razionale incedere di volumetrie che creano quinte visive e celano i sistemi connettivi e funzionali classici.
La scala viene inglobata in un volume stereometrico e diviene visibile solo frontalmente mentre dal tavolo da pranzo la quinta che si pone davanti i nostri occhi è quella della cucina. Ugualmente la grande parete attrezzata grigio verde divide la zona giorno dalla zona notte e crea un basamento elegante e modularmente equilibrato che sorregge il leggero soppalco con il tetto ligneo. Purezza, raffinatezza e linearità sono i valori dell’abitare che il progetto vuole esprimere e che sono testimoniati dalle essenze lignee, dai colori tenui e decisi allo stesso tempo, dalle parti laccate e dai dettagli architettonici che ritroviamo puntualmente nei vari ambienti. Il legno è presente non solo nella copertura lamellare ma anche nei cubi a vista dell’armadiatura, nella scala e nei dettagli delle maniglie. Superata la lunga parete armadiata ci troviamo nella zona notte in cui le porte a filo muro a tutta altezza definiscono la nettezza e pulizia delle connessioni e ci guidano fino al bagno che conclude il susseguirsi delle quinte identificandosi come l’ultima e la più preziosa tra esse per peculiarità dei dettagli e dei materiali. Il tema che abbiamo declinato in questo ambiente è quello dell’innesto: così come piccoli inserti dorati si inseriscono nel rivestimento grigio, anche il vetro della doccia viene sagomato sul top che sorregge le due ciotole circolari. La rubinetteria in oro satinato si inserisce elegantemente ma con garbo nello spazio ed i corpi luce ugualmente completano questo quadro in cui la parte contenitiva diviene occasione per bilanciare l’orizzonatalità del piano con la verticalità di un volume in legno con finitura cannettata. Anche nelle camere troviamo arredi su misura in colori che vanno dal celeste al blu e che si sposano con il calore del legno.
Gli arredi in questo progetto sono vere e proprie architetture e non arrivano a decorare lo spazio, bensì sono parte della sua definizione svolgendo il ruolo di elementi connettori, scansionandolo ed alternando momenti in cui celano ad altri in cui svelano. In questo senso non solo si ha il già citato modulo scala-cucina ma anche il mobile bianco che crea la zona filtro con il garage e diviene appendiabiti all’ingresso, mentre la cucina si relaziona con l’armadio della camera ed il soprastante cartongesso per nascondere l’impianto aspirante. Nella zona soppalco si sfrutta la colonna presente per avere una divisione tra zona relax/tv e studio connessi da un mobile bianco ad L disegnato su misura.
I corpi disseminati su un fondale grigio sono tagliati nettamente dalla luce zenitale dei velux in copertura che passando attraverso la balaustra metallica crea disegni di ombre e luci.
In questo progetto si rinnova il gioco eterno della narrazione architettonica fatto di scelte radicali, compromessi ed esperienza ludica per arrivare a definire questa nostra rivoluzione razionale.
Descrizione intervento
Riformulazione layout di villetta a schiera di nuova costruzione e progettazione arredi su misura
Cliente
Privato
Prestazione
Nuovo layout, progetto preliminare e definitivo con direzione artistica di opere edili.
Progettazione completa di arredi su misura
Superficie
130 mq
Localizzazione
Bologna
Anno
2020-2023
Fotografo
Nicolò Panzeri
Arredi
Brentarredi
Maurizio Barbato
Cristallo doccia
Vetreria San Donato
Opere da fabbro
Arteferro
Pianta piano terra Pianta piano soppalco Sezione longitudinale
Casa B . CL: una giocosa ottimizzazione.
Bologna, zona Meloncello, nei pressi dello stadio cittadino, un appartamento dalla ridotta metratura e dal potenziale quasi insondabile é stato trasformato in un equilibrio di forme e colori.
47 metri quadri possono espandersi prendendo le giuste decisioni, senza rinunciare ad alcuni tocchi giocosi e ludici. Come? Inanzitutto trasformando un corridoio in cucina, realizzando un mobile fatto di vuoti e pieni che la incornicia collegandola alla cerchiatura, la quale si trasforma in doppia arcata.
Gli spazi dell’appartamento erano lontani dall’essere adeguatamente sfruttati, quindi sono stati individuati due elementi da eliminare: il grande corridoio d’entrata e lo stretto tinello. Quest’ultimo era talmente angusto da non permetterne l’utilizzo. In corridoio, appena entrati, sulla sinistra, prima di giungere in soggiorno, si aveva una vecchia stufa: la sola fonte di calore dell’appartamento. La partizione che divideva il soggiorno dal tinello é stata eliminata e si é operata una cerchiatura strutturale sul muro portante che divideva l’ingresso dal soggiorno. Per avere un arredo che permettesse di creare una hall/guardaroba senza chiudere il nuovo openspace, si é proceduto inserendo un’armadiatura collocata al centro del portale stesso. La cerchiatura non é stata espressa ma si é andati a creare due archi in cartongesso con una piccola spalletta centrale, dove l‘armadiatura ha trovato ubicazione divenendo giano bifronte: da una parte scarpiera/guardaroba, dall’altra cornice per la nuova cucina.
L’appartamento é stato dotato di caldaia e sistema di aria condizionata, sono state realizzate “tagliole” a terra per il passaggio degli impianti e sopra le vecchie pavimentazioni, il nuovo parquet ha creato un caldo sfondo su cui si sono inseriti i nuovi volumi plastici e/o colorati.
Tutti gli elementi che avrebbero potuto “sporcare” formalmente il progetto, sono divenuti occasione per caratterizzarlo. Così, il vecchio disimpegno tra bagno e camera, é stato ridotto per far posto alla nuova lavanderia. Il volume di quest’ultima é stato volutamente espresso ed individuato dal colore blu, per celare il disallineamento che si sarebbe presentato tra la parete lavanderia e quella lato divano.
I due archi sono stati realizzati perché si potesse passare da hall a soggiorno a cucina senza soluzione di continuità delimitando dolcemente gli spazi e lo svuotamento dell’arredo in entrata lascia intravedere la cucina creando anche una seduta.
Funzionalità e gioco coesistono insieme a forme e colori. Il bagno, rivisto e riproporzionato, diviene un ambiente mediterraneo in cui la luminosità dei piccoli listelli bianchi esalta ancor più le geometrie bianche e blu della pavimentazione.
Casa B.CL é una abitazione cucita sulla personalità di chi la abita: una giovane designer che progetta senza dimenticare l’importanza del gioco e del sorriso.
Descrizione intervento
Manutenzione straordinaria di abitazione privata
Cliente
Privato
Prestazione
Progetto preliminare, definitivo, esecutivo e direzione lavori
Superficie
47 mq
Localizzazione
Bologna
Anno
2022
Fotografo
Nicolò Panzeri
Strutture
Ing. Claudio Contini
Lavori edili ed impianti
SIGE Tecnologie S.r.l.
Finiture
Igor Danila
Arredi
Maurizio Barbato
Cucina
Schmidt
Cristallo doccia
Vetreria San Donato
Casa B . RE: riformulazione di un equilibrio compositivo.
Vicinissimi ai Giardini Margherita ed all’interno di un edificio di grande pregio, il nostro lavoro, in questo caso, ha avuto come obiettivo quello di riformulare gli spazi di una unità immobiliare risultante da un frazionamento.
All’interno dello stesso piano coesistevano, in passato, abitazione e laboratorio dentistico con una estensione totale di circa 300 mq. L’intero laboratorio e parte dell’abitazione, precedentemente abitata in toto dalla mamma della cliente, sono divenuti la nuova casa di una giovane coppia. Ecco che a fine lavori mamma e figlia condividono lo stesso piano con una equa ripartizione delle metrature a formare due appartamenti completamente indipendenti.
Le generose aperture e la modularità dei prospetti erano pensati per le proporzioni di spazi differenti da quelli risultanti dal frazionamento e la sfida di questo progetto è stata quella di armonizzare elementi di un passato dalle ampie proporzioni con le nuove spazialità.
A seguito di un processo di eliminazione degli orpelli che indebolivano la forza visuale delle aperture, l’esistente diviene elemento neutrale e fondale di rara bellezza su cui andare ad inserire incursioni percettive minimali ed accurate che divengono il giusto cannocchiale per gli scorci esterni.
Si pone su questa linea strategico-progettuale, il portale tra soggiorno e cucina che non solo divide senza separare, ma crea anche nuove cornici ed aiuta a definire le visuali sulle aperture esistenti. Senza rinunciare alla risposta funzionale di contenitivo, questo arredo su misura designa nuove prospettive che arricchiscono lo spazio senza eccedere, divenendo silenzioso protagonista. La scelta della laccatura bianca e della betulla, infatti, creano un fondale chiaro che non interferisce con le essenze più scure degli infissi esistenti e del parquet mantenuto.
Si ottiene così un’articolazione spaziale in cui cucina e soggiorno sono sempre connessi, ma allo stesso tempo vi sono scorci visuali predominanti ed altri secondari. Nella zona cucina è il mobile basso azzurro che diviene il protagonista prospettico. Questo arredo con un angolo dolce stondato, attraverso la finitura cannettata crea una quinta puntuale e movimentata allo stesso tempo.
La zona lavanderia ed il bagno si caratterizzano come incursione “verde”. In questo caso, infatti, si designa la volontà di esprimere una vera e propria immissione nuova, senza rinunciare a rimandi cromatici con il passato del mosaico verde dei balconi. In una poetica di continui rimandi di fusioni e differenziazioni, ecco che le ante laccate verdi della lavanderia si uniscono con gradevolezza estetica al nuovo mobiletto in bagno ed il peculiare rivestimento in gres verde disegna una superficie continua e plissettata creando un abito elegante che si muove con la luce.
L’intervento si è concentrato maggiormente negli spazi mostrati in foto, anche se la ristrutturazione ha incluso anche il nuovo ambiente studio e la camera dei clienti con il bagno privato.
Questa sfida di amalgama senza completa fusione e di incursione rispettosa ha creato una nuova alchimia spaziale che definisce la nuova identità di CASA B . RE.
Descrizione intervento
Manutenzione straordinaria di abitazione privata
Cliente
Privato
Prestazione
Progetto preliminare, definitivo, esecutivo e direzione lavori
Superficie
150 mq
Localizzazione
Bologna
Anno
2024
Fotografo
Stefano Maniero
Lavori edili ed impianti
DANILA COSTRUZIONI
Arredi
Maurizio Barbato
Pianta interventi Pianta progetto
Casa B . I: un gentile incontro di visioni.
Casa B.I è uno spazio Bolognese che accoglie senza eccedere, un appartamento in cui le modifiche vogliono essere garbate perché mirano a tirar fuori il massimo della potenzialità degli spazi esistenti.
Nel progetto, infatti, vi sono molti aspetti cari alla poetica architettonica dello studio: l’appartamento mantiene i suoi elementi di pregio, eredità del passato senza perdere l’opportunità di rinnovarsi con le aggiunte decise e funzionali di nuovi componenti moderni, semplici e caratterizzanti allo stesso tempo: un tocco minimale che non rinuncia al calore.
Calore fortemente caratterizzato fin nell’ingresso, dove specchi antichi e con cornici dorate sono inseriti su un fondale color prugna. A destra, un elegante portale conduce all’openspace: spazio bifronte dove una parte è cucina e l’altra soggiorno. La divisione viene espressa tramite il cambio materiali e così la cucina lineare si inserisce su una parete in finitura cemento spatolato dove il parquet viene interrotto con una fascia in gres dalla grana tipica del terrazzo veneziano. Il passaggio dal cemento spatolato alla carta da parati sulle pareti conduce alla zona libreria fronteggiata dal verde divano.
La carta da parati è presente anche in camera dove fa da schiena al letto fino a sfumare nel soffitto con un blu notte intenso. Si crea così un ambiente intimo dove l’armadio su misura e a tutta altezza completa lo spazio assieme a mobili vintage.
Il bagno è un ambiente che sorprende grazie all’accostamento materico e polveroso del cocciopesto, per cui viene ripresa l’antica tecnica a base di calce tirata a mano e quindi mai uguale, con il gres grande formato (che si ispira ai toni verdi del rame ossidato) che caratterizza la doccia separata da una lastra in cristallo, elemento pulito e moderno.
Il piano in cemento riprende matericamente il top della cucina e fa da base al mobiletto in rovere con una ciotola ovale in appoggio.
Sopra di essa gli specchi ad arco diventano composizione giocosa e creano l’elemento perfetto per caratterizzare l’illuminazione di questo ambiente.
Minimalismo e calore, essenzialità e decoro si incontrano nella casa dove Ci ha incontrato MA e dove vivono attualmente.
Descrizione intervento
Manutenzione straordinaria di abitazione privata
Cliente
Privato
Prestazione
Progetto preliminare, definitivo, esecutivo e direzione lavori
Superficie
58 mq
Localizzazione
Bologna
Anno
2019
Lavori edili ed impianti
Altoponte S.r.l.
Arredi
Brentarredi
Casa B . N: don’t move, improve!
Bologna centro, Via Nosadella, una giovane coppia attende l’arrivo del secondo figlio in una casa particolare ed accogliente ma dalle metrature ridotte e con una distribuzione che ruota intorno ad un patio poco sfruttato.
Cambiare appartamento e lasciare alle spalle i ricordi per esplorare nuovi orizzonti sembrerebbe essere la soluzione giusta, eppure sarrebbe davvero impossibile rimanere riadattando gli spazi?
Forse no…ma bisogna rinunciare ad un bagno e sembra quasi impossibile fornire l’unico rimanente di doccia.
Quasi…abbiamo lavorato su quel quasi per ottenere un progetto sartoriale che ad oggi dimostra come non sempre la prima scelta più ovvia, debba essere quella risolutiva.
Nella nuova configurazione la camera dei bambini ha aumentato la sua metratura appropriandosi dello spazio del secondo bagno eliminato ed in nuovi arredi semplici e colorati hanno reso più divertente la nuova camera di Bea ed Ale.
Il bagno esistente non presenta doccia e la stessa deve essere aggiunta per renderlo funzionale come unico bagno.
La scelta ricade sull’inserimento di un nuovo blocco colorato verde. Questo elemento si designa come una aggiunta fortemente caratterizzata e caratterizzante che permette di attuare un taglio nella pavimentazione e crea una nuova zona di transizione attraente completamente definita dalla nuova colorazione.
L’intervento, come in altri casi avvenuto per i nostri progetti, si esprime quindi con forza e carattere, non si cela, anzi si pone come nuova possibilità di arricchimento cromatico della casa. L’atto di resistenza abitativa si esprime, così, all’interno di una poetica in cui l’intervento ha una sua precisa dimensione nel contesto esistente.
Se fuori il volume si pone netto seppur morbido con il suo colore verde, al suo interno uno spiccato candore diviene protagonista insieme al disegno organico e fluido che lega doccia e mobile lavabo. Una linea che sembrerebbe leziosa eppure é quella maggiormente ottimizzante.
Luminosità e minimalismo sono ottenuti tramite listelli bianchi di rivestimento e l’alternanza di superfici lucide ed opache insieme a concavo e convesso creano giochi di luce e riflessi nella zona doccia.
Un’ampia superficie specchiante ed un mobile su misura bianco con top in betulla completano la doppia curva che dalla doccia si estende al lavabo dove una ciotola si appoggia leggera anch’essa in questo ambiente che sembra quasi sospeso all’interno del nuovo volume.
Nell’appartamento sono stati disegnati mobili su misura sia nella zona soggiorno, sia nelle camere che nel patio esterno dove un’armadiatura in compensato marino color grigio é stata proposta sotto la nuova pergotenda. Questa ha permesso di vivere il patio come estensione dell’appartamento, così all’interno della nuova armadiatura trova spazio anche il lavabo che, oltre ad essere pozzetto di servizio, viene sfruttato da Matteo per la barba mattutina.
Anche questo piccolo atto di risilienza abitativa ci ha fatto capire quanto i clienti volessero rimanere nel loro appartamento…dove tutto permane e tutto é cambiato.
Descrizione intervento
Manutenzione straordinaria di abitazione privata
Cliente
Privato
Prestazione
Progetto preliminare, definitivo, esecutivo e direzione lavori
Superficie
79 mq
Localizzazione
Bologna
Anno
2022-2023
Fotografia
Andrea Cippitelli
Giuseppe Venza
Lavori edili ed impianti
Edil Virruto
Arredi
Maurizio Barbato
Cristallo doccia
Vetreria San Donato
Pianta interventi Pianta progetto Pianta zona bagno
Casa B . P è la potenza del rispetto.
Questa ristrutturazione, infatti, ha interessato un appartamento in zona Santa Viola a Bologna, situato all’ultimo piano di un palazzo anni 60 che fin dalla sua costruzione non ha subito alcuna modifica. Modifiche ora necessarie per ospitare nuovi inquilini che ne decideranno le sorti per gli arredi interni.
L’obiettivo principale è stato quello di rispettare e valorizzare l’immensa eredità del luogo, fatta di marmi policromi, arredi su misura e spazi generosi tramite un’attenta ricucitura dei vuoti creatisi durante i lavori per ridare nuova vita ad un immobile arioso, educato e caldo.
Nel soggiorno i protagonisti da valorizzare sono il marmo giallo Siena, una porta con cornice in legno e vetro singolo a tutta altezza ed il mobile bar con disegno orientale. Eliminato il grigio della carta da parati, la resiliente ed elegante porta, ci lascia intravedere la nuova cucina in una hall, assente in passato, e che ora dà il giusto tocco di novità alla casa.
L’ambiente cucina e la zona pranzo rappresentano perfettamente la poetica dell’intervento. Se, spesso, il cambiamento viene celato per far spazio al nuovo, uniforme e continuo, in questo caso viene invece marcato ed espresso con forza attraverso accostamenti di materia differente. I marmi permangono ed il nuovo gres effetto metallo li unisce e separa. Non c’è uniformità nella configurazione finale ed il nuovo status è un rinnovato equilibrio di coesistenze.
Non cela la sua essenza di novità neanche la cucina che viene posata sopra una nuova fascia di pavimentazione scura.
Leggera, semplice e scevra di protagonismo come la potenza del rispetto.
Nel bagno, come da richiesta cliente, si è deciso di lasciare il vecchio mosaico giallo (ripristinato dove era necessario) e ad esso è stato affiancato il gres (la stessa collezione declinata in due colori caratterizza gli interventi).
Il risultato finale è stato un bagno nuovo con note del passato.
Questo progetto vuole essere veicolo del nostro approccio che mira a valorizzare l’esistente se, in seguito ad analisi, viene reputato interessante ed integrabile. Ci piace usare nuove tecnologie e materiali per creare accostamenti con gli elementi che permangono, influenzando il risultato creativo. I vincoli diventano, così, ricchezze ed arricchimento per il costituirsi di una nuova entità in cui passato e presente si fondono in armonia.
Descrizione intervento
Manutenzione straordinaria di abitazione privata
Cliente
Privato
Prestazione
Progetto preliminare, definitivo, esecutivo e direzione lavori
Superficie
110 mq
Localizzazione
Bologna
Anno
2021
Lavori edili ed impianti
Altoponte S.r.l.
Pianta pavimentazioni Pianta progetto
Casa B . C: il decoro minimo.
Intervenire senza farsi notare ed essere minimali può essere una scelta e spesso, negli ultimi anni, ha designato un trend. In questo caso ci siamo trovati, invece, davanti ad una vera e propria necessità di rendere minimo ma d’effetto il nostro intervento.
L’appartamento si trova in una delle zone più belle del centro storico di Bologna, a due passi da Porta Castiglione. La pianta, con uno sviluppo peculiare che va ad abbracciare un terrazzo interno, è ciò che ha influenzato maggiormente il progetto di interni. La casa, nonostante fosse già completa e funzionante, come da richiesta dei clienti, doveva essere rivista con accortezza per farla diventare davvero loro. Per questo sono state operate scelte su arredi, rivestimenti e luci senza perdere di vista il minimalismo.
Abbiamo adeguato un essere del passato alle esigenze contemporanee di una famiglia in espansione, rivedendo una parte impiantistica, ripensando il soggiorno e riconfigurando completamente il bagno privato della camera matrimoniale.
L’eleganza dell’appartamento è la stessa dei suoi abitanti che ci hanno permesso di preservare le caratteristiche degli spazi esaltandole con alcune scelte coraggiose. Sicuramente il lavabo in cemento è la sintesi ed il manifesto di questo approccio. Il bagno stretto e lungo, con tutte le pareti in fuori squadro, ha reso necessaria la realizzazione di un oggetto organico e monolitico allo stesso tempo: un lavabo in cemento disegnato da noi che ben si adegua alle superfici che incontra. Un pezzo unico non solo nel materiale ma anche nella forma.
Da questo oggetto, protagonista e di effetto, siamo partiti per decorare con minimalismo lo spazio: a terra piastrelle grande formato effetto resina creano un fondale neutro per il monolite, il rivestimento a triangoli bianchi, lucidi ed opachi, viene riflesso dagli specchi che ampliano lo spazio grazie alla loro attenta collocazione. Tutto il bagno, acquisisce una nuova spazialità attraverso queste scelte nette e decise.
Lo stesso approccio ha coinvolto l’arredo in soggiorno (in parte libreria ed in parte dispensa) dove i vuoti rimasti dalla vecchia ristrutturazione vengono colmati ed uniti da un basamento che diviene anche seduta. Gli spazi di pregio sono stati attentamente illuminati con le scelte dei nuovi materiali, dei rivestimenti (anche in terrazzo la nuova pavimentazione chiara ha permesso di rendere la corte interna maggiormente luminosa) oltre che dai corpi luce che hanno colmato le mancanze illuminotecniche dell’appartamento.
Era fondamentale, in questo caso, fare esattamente il necessario e niente di più per avere il minimo decoro.
Descrizione intervento
Manutenzione straordinaria di abitazione privata
Cliente
Privato
Prestazione
Progetto preliminare, definitivo, esecutivo e direzione lavori
Superficie
93 mq
Localizzazione
Bologna
Anno
2021
Lavori edili ed impianti
Altoponte S.r.l.
Arredi
Brentarredi
Lavabo costum cemento
Cemento Line
Opere da fabbro
Arteferro
Casa CP . SC: Maremma 110.
Il carattere di questo intervento potrebbe essere riassunto dalle due parole Maremma e 110. In un casolare di fine Ottocento a Castiglione della Pescaia in provincia di Grosseto, infatti, abbiamo svolto le lavorazioni di Super bonus 110 per la sua riconversione energetica. Il complesso rurale è costituito da un casolare di 2 piani ed una vecchia stalla ora adibita a magazzino. Il nostro intervento ha interessato il piano secondo ed ultimo dove abbiamo avuto modo di ripensare anche il layout dell’appartamento, ottimizzandolo.
Le demolizioni più consistenti hanno interessato le controsoffittature posticce e che negli anni avevano coperto la travatura lignea ed abbassato gli ambienti.
Il nuovo impianto ibrido, collegato al fotovoltaico installato sulla copertura della vicina stalla, permette oggi di riscaldare e raffrescare i nuovi spazi delle stanze e del nuovo openspace che ha raddoppiato non solo la metratura ma anche la cubatura viste le nuove altezze recuperate con i travi a vista.
Le murature perimetrali, che risultavano slegate, sono state consolidate tramite la tecnica del betoncino ed isolate termicamente con un cappotto interno. Lo stesso isolante è stato aggiunto anche sotto al manto di copertura riportato a vista. Oltre alla eliminazione di un setto che separava il soggiorno da una camera, si sono aggiunti due bagni rendendo ogni camera autonoma.
La sfida di ammodernare e rendere energeticamente efficiente un edificio storico della Maremma senza fondazioni ci ha permesso di confrontarci con il tema dell’esistente in un contesto completamente nuovo e pieno di stimoli.
All’esterno l’edificio mantiene la muratura che da sempre lo caratterizza e lo integra al paesaggio toscano, solo all’interno l’intervento si svela nella sua veste contemporanea.
Una nuova pavimentazione continua diviene elemento di raccordo per gli ambienti che trovano una definizione differente l’uno dall’altro nei materiali e nello stile degli arredi ricollocati in questi nuovi spazi e sapientemente integrati con nuovi corpi luce e dettagli. Le stanze ed i bagni, infatti, rispecchiando la flessibilità di questa seconda casa che servirà da piacevole ritrovo estivo delle famiglie e degli amici dei nostri clienti romano-bolognesi, diventano ognuna spazio intimo e caratterizzato.
Anche in questo caso abbiamo mantenuto e riportato alla luce antiche architetture aggiungendo quello che i proprietari necessitavano per far vivere questi luoghi in futuro e per goderne con chi desidereranno.
Un esempio attuato di come l’atto architettonico preserva il passato rendendo gli spazi adatti agli usi presenti e futuri.
Descrizione intervento
Efficientamento energetico Superbonus 110 e manutenzione straordinaria
Cliente
Privato
Prestazione
Progetto preliminare, definitivo, esecutivo e direzione lavori
Superficie
114 mq
Localizzazione
Castiglione della Pescaia (GR)
Anno
2021
Lavori edili
Ciacci Costruzioni
Impianto idraulico
Gianfranco Lentulo
Impianto elettrico
Beghelli Ugo
Impianto fotovoltaico
Ciem s.r.l.
Consulenze tecniche
Termotecnico Per. Ind. Maurizio Ferri
Sicurezza ConsulTec Snc
Strutture Ing. Marco Orlandini
Pianta interventi Pianta progetto Assonometria progetto
Centro R . AS: lo spazio colore.
Questo progetto ha interessato il restyling di un centro medico.
La prima sfida, in questo caso, era quella di andare a rendere più piacevole una area del centro che era stata annessa in seconda battuta e si presentava meno caratterizzata rispetto all’ala originaria caratterizzata da finiture di maggiore pregio. La seconda sfida era quella di operare con un budget limitato e senza intervenire sugli spazi.
Abbiamo quindi deciso di partire dal colore.
Il colore può definire lo spazio?
Il colore crea percezioni e quindi definisce spazialità. A fronte di un investimento contenuto, siamo riusciti a dare maggiore profondità e piacevolezza agli spazi connettivi ed alla palestra riportando nuova serenità ed equilibrio all’interno dei boxes.
Insieme all’uso sapiente del colore è stato fondamentale studiare e rivedere i corpi luce. In corridoio abbiamo cambiato l’orditura dei LED così da farli rientrare nelle nuove fasce di colore aiutando la percezione dello spazio nel suo sviluppo. Luci e colori si fondono con l’intento di dare nuova vita a spazi dapprima meramente funzionali ed ora ludicamente avvolgenti.
Nei boxes viene eliminato il colore scuro dei soffitti che rendeva gli spazi, di dimensioni limitate, ancor più angusti e le vecchie illuminazioni inadatte ai luoghi, inserendo un raffinato taglio di luce laterale e nuovi corpi luce a faretto, su binario, così che fossero orientabili e riposizionabili in base alle necessità.
Equilibrio e bilanciamento della gamma colori scelti, in affinità ai colori del brand, hanno svolto un ruolo essenziale nel restyling così come la sensibilità degli interventi semplici ed economici, ma radicali.
La nostra risposta quindi è che il colore può essere spazio e lo spazio colore.
Descrizione intervento
Restyling
Cliente
Centro Attiva – Medicina Riabilitativa Fisioterapica
Prestazione
Progetto preliminare e definitivo
Localizzazione
Rastignano (BO)
Anno
2021
Finiture ed impianto elettrico
Damiano Rutigliano
Concorso CRU . CAS: riconnettere punti.
La città di Castelfidardo è un piccolo borgo storico dell’entroterra marchigiano che mantiene
prevalentemente intatta l’originale trama urbanistica ed in cui il vivace passato cittadino trova un
riscontro, nel presente, di minor fermento.
Il progetto di riqualificazione del centro storico ha come obiettivo quello di migliorare l’assetto dello spazio urbano esistente senza intaccarne però autenticità e peculiarità.
Tutte le aree analizzate vengono collegate da un “fil rouge” comune, un percorso di riconnessione di punti di interesse che non ha la pretesa di creare uno scenario nuovo ma un nuovo equilibrio urbano in cui le potenzialità dei luoghi si esprimano al meglio.
Gli arredi proposti sono minimali, semplici, sostenibili, flessibili e caratterizzati dal color rosso, la scelta del colore è mutuata anche dal Piano del Colore del Comune in cui il rosso viene individuato come vettore per evidenziare i tratti salienti.
Il punto di partenza per il processo di riqualificazione ed inizio del percorso proposto, lo abbiamo individuato nella zona di Porta Marina, accesso principale alla città. Viene proposto un miglioramento dei flussi carrabili ricollocando i parcheggi e i capolinea di autobus e taxi. In questo modo si riesce ad ampliare la zona di parco e piazza pedonale in cui viene pensata una nuova pavimentazione che andrà ad ospitare l’infopoint chiamato “Il Mantice”. La nuova ampliata piazza verde viene connessa tramite un nuovo attraversamento rialzato al termine del quale si trova anche un deposito e bike. Questa diviene la nuova zona di accoglienza per la città dove iniziare il tour tramite qr code.
L’infopoint è pensato come un edificio di forma circolare e presenta due prospetti completamente differenti: pannellature traslucide in policarbonato rivestono la struttura di tubolari rossi metallici su un lato, mentre sul lato opposto, rimane la sola struttura metallica che va a definire quella che è la parte più flessibile usata come zona relax, giochi o eventi. Sulla copertura sono integrati pannelli fotovoltaici che permettono la produzione di energia elettrica. Questo nuovo spazio polivalente può essere utilizzato anche per eventi serali, come il videomapping, con un richiamo ai fatti storici risorgimentali che possono essere proiettati sulla cinta muraria in cui layers di storia si sovrappongono.
Continuando lungo Via Roma, si può seguire il nuovo percorso ciclopedonale, ampliato e rivisto, che permette di transitare piacevolmente a Castelfidardo, passando per i nuovi punti riqualificati, fino a giungere al Belvedere del Pincetto.
Qui la proposta prevede nuove aiuole integrate al verde esistente ed ad una nuova pavimentazione con arredi che individuano una riscoperta area lettura e snack dove potersi rilassare e godere della vista sulle dolci colline marchigiane. La zona è collegata, da un attraversamento rialzato, alla nuova scalinata il cui basamento organico si interfaccia con le aree verdi del belvedere e designa la partenza della nuova “promenade” da cui riaccedere al centro storico.
Piazza Trento Trieste, caratterizzata dalla presenza di 5 tigli, viene utilizzata prevalentemente come parcheggio. Per questo motivo, a discapito di qualche posto auto, si propone una nuova pavimentazione che individua un percorso pedonale che mette in comunicazione il marciapiede esistente con uno dei tigli. Questo diviene nuova zona di sosta e di vita”lenta” grazie alla panchina eccentrica pensata attorno ad esso. A completamento è pensata una luce che dal basso ne illumina e valorizza la chioma durante le ore serali.
In ultimo, ma non per importanza, il progetto si concentra sulla piazza principale.
Questa, che per sua definizione dovrebbe essere un luogo di raccolta e di condivisione per la
collettività, è in realtà un posto di transito e sosta prevalentemente carrabile.
Il progetto comunale in essere, che prevede il ricollocamento dei posti auto, diviene il punto di
partenza per gli altri interventi proposti: una nuova pavimentazione in arenaria si inserisce tra il
porfido esistente con una fascia di separazione in laterizio andando a creare un percorso che
valorizza gli edifici più importanti. A completamento di questa nuova pavimentazione sono pensate
delle luci che ne marcano il perimetro, incassate e della stessa dimensione di un blocchetto in
arenaria.
Il Museo della Fisarmonica, attualmente segnalato con uno stendardo affisso sulla facciata e
poco visibile, viene fornito di segnaletica a terra dedicata. Lettere bianche ruotate rendono leggibile l’indicazione da differenti punti di vista ed anticipano la collocazione dello stesso incuriosendo il visitatore.
Sedute in legno, che si sviluppano in piano o con dislivello su moduli variabili, possono essere
unite, separate ed aggiunte a seconda delle necessità della collettività e del momento. L’arredo è
completato da una fioriera, con luce integrata, che riprende lo stile degli altri a progetto. Tutte le
azioni progettuali sono minimali ma efficaci e rispettano l’utilizzo temporaneo della piazza come
mercato o per altri eventi.
Descrizione
Concorso di progettazione a procedura aperta in 2 gradi
Ente banditore
Comune di Castelfidardo
Localizzazione
Castelfidardo
Anno
2022-2023
Tipologia interventi progettuali
Arredi urbani, pavimentazioni, illuminazioni pubbliche
Importo lavori
€ 1.335.000
Risultato
2° classificato
TAVOLA 1
TAVOLA 2
TAVOLA 3
TAVOLA 4
Concorso CI . RH: Il verde fa rivivere l’Aia
Il progetto propone un nuovo modello abitativo in un contesto rurale attraverso la riqualifica di Cascina Lossano.
L’antica aia viene ridefinita attraverso un nuovo progetto del verde e gli spazi privati sono organizzati e connessi tra loro attraverso spazi collettivi, che sono i veri protagonisti della proposta.
La nostra proposta di riqualifica vuole essere non soltanto una ristrutturazione dei singoli edifici, ma esprimere anche un modello/una visione per l’abitare rurale. I vecchi blocchi esistenti non abbandonano la loro eredità rurale, ma trovano nuova vita all’interno di un masterplan moderno dove spazi pubblici e privati dialogano insieme grazie agli spazi verdi, l’arredo urbano ed i nuovi percorsi.
Ogni blocco è caratterizzato da tratti compositivi e materiali che lo differenziano dagli altri blocchi nonostante si inserisca all’interno di un approccio progettuale unitario che crea un fil rouge fortemente riconoscibile che denota l’intervento in toto. Le diverse aggiunte progettuali (ballatoio esterno, velux, terrrazze ad asola, gelosie e vetrate che si compenetrano…) rendono peculiare ed unico ogni appartamento designando un plus per i futuri abitanti.
Verde, acqua ed il disegno dei percorsi concorrono ad arricchire la percezione finale dello spazio. Si potrà godere di un micro sistema urbano simile and un centro storico dove abitazione e natura convivono in equilibrio.
Nell’aia si alternano percorsi di accesso diretti e collegamenti fluidi creando flussi molto diversi tra loro e momenti in cui i blocchi abitativi si uniscono o si distanziano.
Vi è un percorso secondario che permette il passaggio laterale parallelo al canale artificiale e trova il suo punto di arrivo nella serra di nuova costruzione dietro alla quinta del blocco C.
Il modello abitativo proposto si costruisce come schema residenziale arricchito da servizi ad utilizzo condiviso e spazi multifunzione. Questi sono ad uso dei residenti e possono anche essere utilizzati per eventi speciali che coinvolgono un pubblico più esteso.
Il blocco realizzato tramite democostruzione è la nuova serra che diviene il punto di snodo verso l’area a vocazione più moderna e che offre i nuovi servizi: piscina, co working space e bar/ristorante.
Descrizione
Concorso internazionale di idee
Ente banditore
TerraViva Competitions
Area
Sant’Alessio con Vialone (PV), Pavia, Italia
Anno
2023
Risultato
Featured project
TAVOLA 1
TAVOLA 2
Concorso CI . KL: progettare l’emergenza.
Il Concorso di idee ha come tema la progettazione di un centro che possa gestire stati emergenziali. La richiesta è quella di una soluzione modulare da realizzare con budget ridotto e flessibile per recepire situazioni sanitarie emergenziali o eventi di altra natura. Gli spazi, una volta che l’emergenza sanitaria è esaurita, si devono poter convertire ed adeguare alle nuove esigenze della collettività. Vengono quindi privilegiati materiali di facile assemblaggio e reperibilità che non presuppongano tecniche costruttive di livello medio-alto per la loro cantierizzazione.
La nostra proposta è partita dall’individuazione, in primis, di uno sviluppo cronologico per il progetto così che si possa passare dall’emergenza alla nuova vita del centro. Lo sviluppo è pensato in 4 fasi. Ognuna di queste determina una diversa configurazione per il Centro Gestione Emergenze. La prima configurazione gli permette di poter isolare le persone affette da una nuova malattia, con la sua evoluzione spaziale si riesce poi ad avere un luogo in cui somministrare le cure fino ad una espansione massima che in futuro può essere ridotta o permettergli di riutilizzarlo come scuola o centro eventi.
I materiali proposti sono la ghiaia, i mattoni in terra e la terra cruda per realizzare pareti, il legno, il bambù (di facile reperimento ed adattabilità) intrecciato e completato da tessuti colorati che rendono più piacevole la semplice ed efficace struttura sormontata da copertura metallica.
I moduli, seppur ripetibili, trovano una articolazione che differenzia gli spazi attraverso le diverse coperture, l’introduzione di vuoti nella maglia modulare e l’aggiunta di un’area curva realizzata in terra cruda che caratterizza proprio la fase finale del centro.
Ogni singolo elemento architettonico vuole rappresentare un’azione che possa essere copiata in uno stato emergenziale: il progetto deve essere veloce ed efficace, bello perché risolutivo oggi come in ogni possibile scenario futuro, auspicandone uno migliore.
Descrizione
Concorso internazionale di idee
Ente banditore
Kaira Looro, Architecture for Peace
Localizzazione
Africa sub-sahariana
Anno
2020
Casa CM . IA: una rivoluzione razionale.
Sul finire del 2020, nella dolce campagna bolognese, iniziava la costruzione di una nuova villetta a schiera con giardino privato ed in prossimità di un parco pubblico.
Siamo stati contattati per un progetto di interni e dopo un primo incontro con i clienti abbiamo deciso di proporre un cambio generale di layout in cui proprio gli arredi sarebbero stati i protagonisti….
Il punto di partenza del progetto, vista la volumetria del fabbricato con un tetto a doppia falda particolarmente inclinato, è stato quello di ragionare in sezione e di proporre una zona soppalcata. Abbiamo pensato ad una completa integrazione degli spazi in cui l’area sopraelevata diviene una naturale continuazione della zona giorno ed abbiamo declinato il tema “promenade” come susseguirsi di quinte.
La rivoluzione spaziale, infatti, diviene un razionale incedere di volumetrie che creano quinte visive e celano i sistemi connettivi e funzionali classici.
La scala viene inglobata in un volume stereometrico e diviene visibile solo frontalmente mentre dal tavolo da pranzo la quinta che si pone davanti i nostri occhi è quella della cucina. Ugualmente la grande parete attrezzata grigio verde divide la zona giorno dalla zona notte e crea un basamento elegante e modularmente equilibrato che sorregge il leggero soppalco con il tetto ligneo. Purezza, raffinatezza e linearità sono i valori dell’abitare che il progetto vuole esprimere e che sono testimoniati dalle essenze lignee, dai colori tenui e decisi allo stesso tempo, dalle parti laccate e dai dettagli architettonici che ritroviamo puntualmente nei vari ambienti. Il legno è presente non solo nella copertura lamellare ma anche nei cubi a vista dell’armadiatura, nella scala e nei dettagli delle maniglie. Superata la lunga parete armadiata ci troviamo nella zona notte in cui le porte a filo muro a tutta altezza definiscono la nettezza e pulizia delle connessioni e ci guidano fino al bagno che conclude il susseguirsi delle quinte identificandosi come l’ultima e la più preziosa tra esse per peculiarità dei dettagli e dei materiali. Il tema che abbiamo declinato in questo ambiente è quello dell’innesto: così come piccoli inserti dorati si inseriscono nel rivestimento grigio, anche il vetro della doccia viene sagomato sul top che sorregge le due ciotole circolari. La rubinetteria in oro satinato si inserisce elegantemente ma con garbo nello spazio ed i corpi luce ugualmente completano questo quadro in cui la parte contenitiva diviene occasione per bilanciare l’orizzonatalità del piano con la verticalità di un volume in legno con finitura cannettata. Anche nelle camere troviamo arredi su misura in colori che vanno dal celeste al blu e che si sposano con il calore del legno.
Gli arredi in questo progetto sono vere e proprie architetture e non arrivano a decorare lo spazio, bensì sono parte della sua definizione svolgendo il ruolo di elementi connettori, scansionandolo ed alternando momenti in cui celano ad altri in cui svelano. In questo senso non solo si ha il già citato modulo scala-cucina ma anche il mobile bianco che crea la zona filtro con il garage e diviene appendiabiti all’ingresso, mentre la cucina si relaziona con l’armadio della camera ed il soprastante cartongesso per nascondere l’impianto aspirante. Nella zona soppalco si sfrutta la colonna presente per avere una divisione tra zona relax/tv e studio connessi da un mobile bianco ad L disegnato su misura.
I corpi disseminati su un fondale grigio sono tagliati nettamente dalla luce zenitale dei velux in copertura che passando attraverso la balaustra metallica crea disegni di ombre e luci.
In questo progetto si rinnova il gioco eterno della narrazione architettonica fatto di scelte radicali, compromessi ed esperienza ludica per arrivare a definire questa nostra rivoluzione razionale.
Casa B . CL: una giocosa ottimizzazione.
Bologna, zona Meloncello, nei pressi dello stadio cittadino, un appartamento dalla ridotta metratura e dal potenziale quasi insondabile é stato trasformato in un equilibrio di forme e colori.
47 metri quadri possono espandersi prendendo le giuste decisioni, senza rinunciare ad alcuni tocchi giocosi e ludici. Come? Inanzitutto trasformando un corridoio in cucina, realizzando un mobile fatto di vuoti e pieni che la incornicia collegandola alla cerchiatura, la quale si trasforma in doppia arcata.
Gli spazi dell’appartamento erano lontani dall’essere adeguatamente sfruttati, quindi sono stati individuati due elementi da eliminare: il grande corridoio d’entrata e lo stretto tinello. Quest’ultimo era talmente angusto da non permetterne l’utilizzo. In corridoio, appena entrati, sulla sinistra, prima di giungere in soggiorno, si aveva una vecchia stufa: la sola fonte di calore dell’appartamento. La partizione che divideva il soggiorno dal tinello é stata eliminata e si é operata una cerchiatura strutturale sul muro portante che divideva l’ingresso dal soggiorno. Per avere un arredo che permettesse di creare una hall/guardaroba senza chiudere il nuovo openspace, si é proceduto inserendo un’armadiatura collocata al centro del portale stesso. La cerchiatura non é stata espressa ma si é andati a creare due archi in cartongesso con una piccola spalletta centrale, dove l‘armadiatura ha trovato ubicazione divenendo giano bifronte: da una parte scarpiera/guardaroba, dall’altra cornice per la nuova cucina.
L’appartamento é stato dotato di caldaia e sistema di aria condizionata, sono state realizzate “tagliole” a terra per il passaggio degli impianti e sopra le vecchie pavimentazioni, il nuovo parquet ha creato un caldo sfondo su cui si sono inseriti i nuovi volumi plastici e/o colorati.
Tutti gli elementi che avrebbero potuto “sporcare” formalmente il progetto, sono divenuti occasione per caratterizzarlo. Così, il vecchio disimpegno tra bagno e camera, é stato ridotto per far posto alla nuova lavanderia. Il volume di quest’ultima é stato volutamente espresso ed individuato dal colore blu, per celare il disallineamento che si sarebbe presentato tra la parete lavanderia e quella lato divano.
I due archi sono stati realizzati perché si potesse passare da hall a soggiorno a cucina senza soluzione di continuità delimitando dolcemente gli spazi e lo svuotamento dell’arredo in entrata lascia intravedere la cucina creando anche una seduta.
Funzionalità e gioco coesistono insieme a forme e colori. Il bagno, rivisto e riproporzionato, diviene un ambiente mediterraneo in cui la luminosità dei piccoli listelli bianchi esalta ancor più le geometrie bianche e blu della pavimentazione.
Casa B.CL é una abitazione cucita sulla personalità di chi la abita: una giovane designer che progetta senza dimenticare l’importanza del gioco e del sorriso.
Casa B . RE: riformulazione di un equilibrio compositivo.
Vicinissimi ai Giardini Margherita ed all’interno di un edificio di grande pregio, il nostro lavoro, in questo caso, ha avuto come obiettivo quello di riformulare gli spazi di una unità immobiliare risultante da un frazionamento.
All’interno dello stesso piano coesistevano, in passato, abitazione e laboratorio dentistico con una estensione totale di circa 300 mq. L’intero laboratorio e parte dell’abitazione, precedentemente abitata in toto dalla mamma della cliente, sono divenuti la nuova casa di una giovane coppia. Ecco che a fine lavori mamma e figlia condividono lo stesso piano con una equa ripartizione delle metrature a formare due appartamenti completamente indipendenti.
Le generose aperture e la modularità dei prospetti erano pensati per le proporzioni di spazi differenti da quelli risultanti dal frazionamento e la sfida di questo progetto è stata quella di armonizzare elementi di un passato dalle ampie proporzioni con le nuove spazialità.
A seguito di un processo di eliminazione degli orpelli che indebolivano la forza visuale delle aperture, l’esistente diviene elemento neutrale e fondale di rara bellezza su cui andare ad inserire incursioni percettive minimali ed accurate che divengono il giusto cannocchiale per gli scorci esterni.
Si pone su questa linea strategico-progettuale, il portale tra soggiorno e cucina che non solo divide senza separare, ma crea anche nuove cornici ed aiuta a definire le visuali sulle aperture esistenti. Senza rinunciare alla risposta funzionale di contenitivo, questo arredo su misura designa nuove prospettive che arricchiscono lo spazio senza eccedere, divenendo silenzioso protagonista. La scelta della laccatura bianca e della betulla, infatti, creano un fondale chiaro che non interferisce con le essenze più scure degli infissi esistenti e del parquet mantenuto.
Si ottiene così un’articolazione spaziale in cui cucina e soggiorno sono sempre connessi, ma allo stesso tempo vi sono scorci visuali predominanti ed altri secondari. Nella zona cucina è il mobile basso azzurro che diviene il protagonista prospettico. Questo arredo con un angolo dolce stondato, attraverso la finitura cannettata crea una quinta puntuale e movimentata allo stesso tempo.
La zona lavanderia ed il bagno si caratterizzano come incursione “verde”. In questo caso, infatti, si designa la volontà di esprimere una vera e propria immissione nuova, senza rinunciare a rimandi cromatici con il passato del mosaico verde dei balconi. In una poetica di continui rimandi di fusioni e differenziazioni, ecco che le ante laccate verdi della lavanderia si uniscono con gradevolezza estetica al nuovo mobiletto in bagno ed il peculiare rivestimento in gres verde disegna una superficie continua e plissettata creando un abito elegante che si muove con la luce.
L’intervento si è concentrato maggiormente negli spazi mostrati in foto, anche se la ristrutturazione ha incluso anche il nuovo ambiente studio e la camera dei clienti con il bagno privato.
Questa sfida di amalgama senza completa fusione e di incursione rispettosa ha creato una nuova alchimia spaziale che definisce la nuova identità di CASA B . RE.
Casa B . I: un gentile incontro di visioni.
Casa B.I è uno spazio Bolognese che accoglie senza eccedere, un appartamento in cui le modifiche vogliono essere garbate perché mirano a tirar fuori il massimo della potenzialità degli spazi esistenti.
Nel progetto, infatti, vi sono molti aspetti cari alla poetica architettonica dello studio: l’appartamento mantiene i suoi elementi di pregio, eredità del passato senza perdere l’opportunità di rinnovarsi con le aggiunte decise e funzionali di nuovi componenti moderni, semplici e caratterizzanti allo stesso tempo: un tocco minimale che non rinuncia al calore.
Calore fortemente caratterizzato fin nell’ingresso, dove specchi antichi e con cornici dorate sono inseriti su un fondale color prugna. A destra, un elegante portale conduce all’openspace: spazio bifronte dove una parte è cucina e l’altra soggiorno. La divisione viene espressa tramite il cambio materiali e così la cucina lineare si inserisce su una parete in finitura cemento spatolato dove il parquet viene interrotto con una fascia in gres dalla grana tipica del terrazzo veneziano. Il passaggio dal cemento spatolato alla carta da parati sulle pareti conduce alla zona libreria fronteggiata dal verde divano.
La carta da parati è presente anche in camera dove fa da schiena al letto fino a sfumare nel soffitto con un blu notte intenso. Si crea così un ambiente intimo dove l’armadio su misura e a tutta altezza completa lo spazio assieme a mobili vintage.
Il bagno è un ambiente che sorprende grazie all’accostamento materico e polveroso del cocciopesto, per cui viene ripresa l’antica tecnica a base di calce tirata a mano e quindi mai uguale, con il gres grande formato (che si ispira ai toni verdi del rame ossidato) che caratterizza la doccia separata da una lastra in cristallo, elemento pulito e moderno.
Il piano in cemento riprende matericamente il top della cucina e fa da base al mobiletto in rovere con una ciotola ovale in appoggio.
Sopra di essa gli specchi ad arco diventano composizione giocosa e creano l’elemento perfetto per caratterizzare l’illuminazione di questo ambiente.
Minimalismo e calore, essenzialità e decoro si incontrano nella casa dove Ci ha incontrato MA e dove vivono attualmente.
Casa B . N: don’t move, improve!
Bologna centro, Via Nosadella, una giovane coppia attende l’arrivo del secondo figlio in una casa particolare ed accogliente ma dalle metrature ridotte e con una distribuzione che ruota intorno ad un patio poco sfruttato.
Cambiare appartamento e lasciare alle spalle i ricordi per esplorare nuovi orizzonti sembrerebbe essere la soluzione giusta, eppure sarrebbe davvero impossibile rimanere riadattando gli spazi?
Forse no…ma bisogna rinunciare ad un bagno e sembra quasi impossibile fornire l’unico rimanente di doccia.
Quasi…abbiamo lavorato su quel quasi per ottenere un progetto sartoriale che ad oggi dimostra come non sempre la prima scelta più ovvia, debba essere quella risolutiva.
Nella nuova configurazione la camera dei bambini ha aumentato la sua metratura appropriandosi dello spazio del secondo bagno eliminato ed in nuovi arredi semplici e colorati hanno reso più divertente la nuova camera di Bea ed Ale.
Il bagno esistente non presenta doccia e la stessa deve essere aggiunta per renderlo funzionale come unico bagno.
La scelta ricade sull’inserimento di un nuovo blocco colorato verde. Questo elemento si designa come una aggiunta fortemente caratterizzata e caratterizzante che permette di attuare un taglio nella pavimentazione e crea una nuova zona di transizione attraente completamente definita dalla nuova colorazione.
L’intervento, come in altri casi avvenuto per i nostri progetti, si esprime quindi con forza e carattere, non si cela, anzi si pone come nuova possibilità di arricchimento cromatico della casa. L’atto di resistenza abitativa si esprime, così, all’interno di una poetica in cui l’intervento ha una sua precisa dimensione nel contesto esistente.
Se fuori il volume si pone netto seppur morbido con il suo colore verde, al suo interno uno spiccato candore diviene protagonista insieme al disegno organico e fluido che lega doccia e mobile lavabo. Una linea che sembrerebbe leziosa eppure é quella maggiormente ottimizzante.
Luminosità e minimalismo sono ottenuti tramite listelli bianchi di rivestimento e l’alternanza di superfici lucide ed opache insieme a concavo e convesso creano giochi di luce e riflessi nella zona doccia.
Un’ampia superficie specchiante ed un mobile su misura bianco con top in betulla completano la doppia curva che dalla doccia si estende al lavabo dove una ciotola si appoggia leggera anch’essa in questo ambiente che sembra quasi sospeso all’interno del nuovo volume.
Nell’appartamento sono stati disegnati mobili su misura sia nella zona soggiorno, sia nelle camere che nel patio esterno dove un’armadiatura in compensato marino color grigio é stata proposta sotto la nuova pergotenda. Questa ha permesso di vivere il patio come estensione dell’appartamento, così all’interno della nuova armadiatura trova spazio anche il lavabo che, oltre ad essere pozzetto di servizio, viene sfruttato da Matteo per la barba mattutina.
Anche questo piccolo atto di risilienza abitativa ci ha fatto capire quanto i clienti volessero rimanere nel loro appartamento…dove tutto permane e tutto é cambiato.
Casa B . P è la potenza del rispetto.
Questa ristrutturazione, infatti, ha interessato un appartamento in zona Santa Viola a Bologna, situato all’ultimo piano di un palazzo anni 60 che fin dalla sua costruzione non ha subito alcuna modifica. Modifiche ora necessarie per ospitare nuovi inquilini che ne decideranno le sorti per gli arredi interni.
L’obiettivo principale è stato quello di rispettare e valorizzare l’immensa eredità del luogo, fatta di marmi policromi, arredi su misura e spazi generosi tramite un’attenta ricucitura dei vuoti creatisi durante i lavori per ridare nuova vita ad un immobile arioso, educato e caldo.
Nel soggiorno i protagonisti da valorizzare sono il marmo giallo Siena, una porta con cornice in legno e vetro singolo a tutta altezza ed il mobile bar con disegno orientale. Eliminato il grigio della carta da parati, la resiliente ed elegante porta, ci lascia intravedere la nuova cucina in una hall, assente in passato, e che ora dà il giusto tocco di novità alla casa.
L’ambiente cucina e la zona pranzo rappresentano perfettamente la poetica dell’intervento. Se, spesso, il cambiamento viene celato per far spazio al nuovo, uniforme e continuo, in questo caso viene invece marcato ed espresso con forza attraverso accostamenti di materia differente. I marmi permangono ed il nuovo gres effetto metallo li unisce e separa. Non c’è uniformità nella configurazione finale ed il nuovo status è un rinnovato equilibrio di coesistenze.
Non cela la sua essenza di novità neanche la cucina che viene posata sopra una nuova fascia di pavimentazione scura.
Leggera, semplice e scevra di protagonismo come la potenza del rispetto.
Nel bagno, come da richiesta cliente, si è deciso di lasciare il vecchio mosaico giallo (ripristinato dove era necessario) e ad esso è stato affiancato il gres (la stessa collezione declinata in due colori caratterizza gli interventi).
Il risultato finale è stato un bagno nuovo con note del passato.
Questo progetto vuole essere veicolo del nostro approccio che mira a valorizzare l’esistente se, in seguito ad analisi, viene reputato interessante ed integrabile. Ci piace usare nuove tecnologie e materiali per creare accostamenti con gli elementi che permangono, influenzando il risultato creativo. I vincoli diventano, così, ricchezze ed arricchimento per il costituirsi di una nuova entità in cui passato e presente si fondono in armonia.
Casa B . C: il decoro minimo.
Intervenire senza farsi notare ed essere minimali può essere una scelta e spesso, negli ultimi anni, ha designato un trend. In questo caso ci siamo trovati, invece, davanti ad una vera e propria necessità di rendere minimo ma d’effetto il nostro intervento.
L’appartamento si trova in una delle zone più belle del centro storico di Bologna, a due passi da Porta Castiglione. La pianta, con uno sviluppo peculiare che va ad abbracciare un terrazzo interno, è ciò che ha influenzato maggiormente il progetto di interni. La casa, nonostante fosse già completa e funzionante, come da richiesta dei clienti, doveva essere rivista con accortezza per farla diventare davvero loro. Per questo sono state operate scelte su arredi, rivestimenti e luci senza perdere di vista il minimalismo.
Abbiamo adeguato un essere del passato alle esigenze contemporanee di una famiglia in espansione, rivedendo una parte impiantistica, ripensando il soggiorno e riconfigurando completamente il bagno privato della camera matrimoniale.
L’eleganza dell’appartamento è la stessa dei suoi abitanti che ci hanno permesso di preservare le caratteristiche degli spazi esaltandole con alcune scelte coraggiose. Sicuramente il lavabo in cemento è la sintesi ed il manifesto di questo approccio. Il bagno stretto e lungo, con tutte le pareti in fuori squadro, ha reso necessaria la realizzazione di un oggetto organico e monolitico allo stesso tempo: un lavabo in cemento disegnato da noi che ben si adegua alle superfici che incontra. Un pezzo unico non solo nel materiale ma anche nella forma.
Da questo oggetto, protagonista e di effetto, siamo partiti per decorare con minimalismo lo spazio: a terra piastrelle grande formato effetto resina creano un fondale neutro per il monolite, il rivestimento a triangoli bianchi, lucidi ed opachi, viene riflesso dagli specchi che ampliano lo spazio grazie alla loro attenta collocazione. Tutto il bagno, acquisisce una nuova spazialità attraverso queste scelte nette e decise.
Lo stesso approccio ha coinvolto l’arredo in soggiorno (in parte libreria ed in parte dispensa) dove i vuoti rimasti dalla vecchia ristrutturazione vengono colmati ed uniti da un basamento che diviene anche seduta. Gli spazi di pregio sono stati attentamente illuminati con le scelte dei nuovi materiali, dei rivestimenti (anche in terrazzo la nuova pavimentazione chiara ha permesso di rendere la corte interna maggiormente luminosa) oltre che dai corpi luce che hanno colmato le mancanze illuminotecniche dell’appartamento.
Era fondamentale, in questo caso, fare esattamente il necessario e niente di più per avere il minimo decoro.
Casa CP . SC: Maremma 110.
Il carattere di questo intervento potrebbe essere riassunto dalle due parole Maremma e 110. In un casolare di fine Ottocento a Castiglione della Pescaia in provincia di Grosseto, infatti, abbiamo svolto le lavorazioni di Super bonus 110 per la sua riconversione energetica. Il complesso rurale è costituito da un casolare di 2 piani ed una vecchia stalla ora adibita a magazzino. Il nostro intervento ha interessato il piano secondo ed ultimo dove abbiamo avuto modo di ripensare anche il layout dell’appartamento, ottimizzandolo.
Le demolizioni più consistenti hanno interessato le controsoffittature posticce e che negli anni avevano coperto la travatura lignea ed abbassato gli ambienti.
Il nuovo impianto ibrido, collegato al fotovoltaico installato sulla copertura della vicina stalla, permette oggi di riscaldare e raffrescare i nuovi spazi delle stanze e del nuovo openspace che ha raddoppiato non solo la metratura ma anche la cubatura viste le nuove altezze recuperate con i travi a vista.
Le murature perimetrali, che risultavano slegate, sono state consolidate tramite la tecnica del betoncino ed isolate termicamente con un cappotto interno. Lo stesso isolante è stato aggiunto anche sotto al manto di copertura riportato a vista. Oltre alla eliminazione di un setto che separava il soggiorno da una camera, si sono aggiunti due bagni rendendo ogni camera autonoma.
La sfida di ammodernare e rendere energeticamente efficiente un edificio storico della Maremma senza fondazioni ci ha permesso di confrontarci con il tema dell’esistente in un contesto completamente nuovo e pieno di stimoli.
All’esterno l’edificio mantiene la muratura che da sempre lo caratterizza e lo integra al paesaggio toscano, solo all’interno l’intervento si svela nella sua veste contemporanea.
Una nuova pavimentazione continua diviene elemento di raccordo per gli ambienti che trovano una definizione differente l’uno dall’altro nei materiali e nello stile degli arredi ricollocati in questi nuovi spazi e sapientemente integrati con nuovi corpi luce e dettagli. Le stanze ed i bagni, infatti, rispecchiando la flessibilità di questa seconda casa che servirà da piacevole ritrovo estivo delle famiglie e degli amici dei nostri clienti romano-bolognesi, diventano ognuna spazio intimo e caratterizzato.
Anche in questo caso abbiamo mantenuto e riportato alla luce antiche architetture aggiungendo quello che i proprietari necessitavano per far vivere questi luoghi in futuro e per goderne con chi desidereranno.
Un esempio attuato di come l’atto architettonico preserva il passato rendendo gli spazi adatti agli usi presenti e futuri.
Centro R . AS: lo spazio colore.
Questo progetto ha interessato il restyling di un centro medico.
La prima sfida, in questo caso, era quella di andare a rendere più piacevole una area del centro che era stata annessa in seconda battuta e si presentava meno caratterizzata rispetto all’ala originaria caratterizzata da finiture di maggiore pregio. La seconda sfida era quella di operare con un budget limitato e senza intervenire sugli spazi.
Abbiamo quindi deciso di partire dal colore.
Il colore può definire lo spazio?
Il colore crea percezioni e quindi definisce spazialità. A fronte di un investimento contenuto, siamo riusciti a dare maggiore profondità e piacevolezza agli spazi connettivi ed alla palestra riportando nuova serenità ed equilibrio all’interno dei boxes.
Insieme all’uso sapiente del colore è stato fondamentale studiare e rivedere i corpi luce. In corridoio abbiamo cambiato l’orditura dei LED così da farli rientrare nelle nuove fasce di colore aiutando la percezione dello spazio nel suo sviluppo. Luci e colori si fondono con l’intento di dare nuova vita a spazi dapprima meramente funzionali ed ora ludicamente avvolgenti.
Nei boxes viene eliminato il colore scuro dei soffitti che rendeva gli spazi, di dimensioni limitate, ancor più angusti e le vecchie illuminazioni inadatte ai luoghi, inserendo un raffinato taglio di luce laterale e nuovi corpi luce a faretto, su binario, così che fossero orientabili e riposizionabili in base alle necessità.
Equilibrio e bilanciamento della gamma colori scelti, in affinità ai colori del brand, hanno svolto un ruolo essenziale nel restyling così come la sensibilità degli interventi semplici ed economici, ma radicali.
La nostra risposta quindi è che il colore può essere spazio e lo spazio colore.
Concorso CI . KL: progettare l’emergenza.
Il Concorso di idee ha come tema la progettazione di un centro che possa gestire stati emergenziali. La richiesta è quella di una soluzione modulare da realizzare con budget ridotto e flessibile per recepire situazioni sanitarie emergenziali o eventi di altra natura. Gli spazi, una volta che l’emergenza sanitaria è esaurita, si devono poter convertire ed adeguare alle nuove esigenze della collettività. Vengono quindi privilegiati materiali di facile assemblaggio e reperibilità che non presuppongano tecniche costruttive di livello medio-alto per la loro cantierizzazione.
La nostra proposta è partita dall’individuazione, in primis, di uno sviluppo cronologico per il progetto così che si possa passare dall’emergenza alla nuova vita del centro. Lo sviluppo è pensato in 4 fasi. Ognuna di queste determina una diversa configurazione per il Centro Gestione Emergenze. La prima configurazione gli permette di poter isolare le persone affette da una nuova malattia, con la sua evoluzione spaziale si riesce poi ad avere un luogo in cui somministrare le cure fino ad una espansione massima che in futuro può essere ridotta o permettergli di riutilizzarlo come scuola o centro eventi.
I materiali proposti sono la ghiaia, i mattoni in terra e la terra cruda per realizzare pareti, il legno, il bambù (di facile reperimento ed adattabilità) intrecciato e completato da tessuti colorati che rendono più piacevole la semplice ed efficace struttura sormontata da copertura metallica.
I moduli, seppur ripetibili, trovano una articolazione che differenzia gli spazi attraverso le diverse coperture, l’introduzione di vuoti nella maglia modulare e l’aggiunta di un’area curva realizzata in terra cruda che caratterizza proprio la fase finale del centro.
Ogni singolo elemento architettonico vuole rappresentare un’azione che possa essere copiata in uno stato emergenziale: il progetto deve essere veloce ed efficace, bello perché risolutivo oggi come in ogni possibile scenario futuro, auspicandone uno migliore.
Concorso CRU . CAS: riconnettere punti.
La città di Castelfidardo è un piccolo borgo storico dell’entroterra marchigiano che mantiene prevalentemente intatta l’originale trama urbanistica ed in cui il vivace passato cittadino trova un riscontro, nel presente, di minor fermento.
Il progetto di riqualificazione del centro storico ha come obiettivo quello di migliorare l’assetto dello spazio urbano esistente senza intaccarne però autenticità e peculiarità.
Tutte le aree analizzate vengono collegate da un “fil rouge” comune, un percorso di riconnessione di punti di interesse che non ha la pretesa di creare uno scenario nuovo ma un nuovo equilibrio urbano in cui le potenzialità dei luoghi si esprimano al meglio.
Gli arredi proposti sono minimali, semplici, sostenibili, flessibili e caratterizzati dal color rosso, la scelta del colore è mutuata anche dal Piano del Colore del Comune in cui il rosso viene individuato come vettore per evidenziare i tratti salienti.
Il punto di partenza per il processo di riqualificazione ed inizio del percorso proposto, lo abbiamo individuato nella zona di Porta Marina, accesso principale alla città. Viene proposto un miglioramento dei flussi carrabili ricollocando i parcheggi e i capolinea di autobus e taxi. In questo modo si riesce ad ampliare la zona di parco e piazza pedonale in cui viene pensata una nuova pavimentazione che andrà ad ospitare l’infopoint chiamato “Il Mantice”. La nuova ampliata piazza verde viene connessa tramite un nuovo attraversamento rialzato al termine del quale si trova anche un deposito e bike. Questa diviene la nuova zona di accoglienza per la città dove iniziare il tour tramite qr code.
L’infopoint è pensato come un edificio di forma circolare e presenta due prospetti completamente differenti: pannellature traslucide in policarbonato rivestono la struttura di tubolari rossi metallici su un lato, mentre sul lato opposto, rimane la sola struttura metallica che va a definire quella che è la parte più flessibile usata come zona relax, giochi o eventi. Sulla copertura sono integrati pannelli fotovoltaici che permettono la produzione di energia elettrica. Questo nuovo spazio polivalente può essere utilizzato anche per eventi serali, come il videomapping, con un richiamo ai fatti storici risorgimentali che possono essere proiettati sulla cinta muraria in cui layers di storia si sovrappongono.
Continuando lungo Via Roma, si può seguire il nuovo percorso ciclopedonale, ampliato e rivisto, che permette di transitare piacevolmente a Castelfidardo, passando per i nuovi punti riqualificati, fino a giungere al Belvedere del Pincetto.
Qui la proposta prevede nuove aiuole integrate al verde esistente ed ad una nuova pavimentazione con arredi che individuano una riscoperta area lettura e snack dove potersi rilassare e godere della vista sulle dolci colline marchigiane. La zona è collegata, da un attraversamento rialzato, alla nuova scalinata il cui basamento organico si interfaccia con le aree verdi del belvedere e designa la partenza della nuova “promenade” da cui riaccedere al centro storico.
Piazza Trento Trieste, caratterizzata dalla presenza di 5 tigli, viene utilizzata prevalentemente come parcheggio. Per questo motivo, a discapito di qualche posto auto, si propone una nuova pavimentazione che individua un percorso pedonale che mette in comunicazione il marciapiede esistente con uno dei tigli. Questo diviene nuova zona di sosta e di vita”lenta” grazie alla panchina eccentrica pensata attorno ad esso. A completamento è pensata una luce che dal basso ne illumina e valorizza la chioma durante le ore serali.
In ultimo, ma non per importanza, il progetto si concentra sulla piazza principale. Questa, che per sua definizione dovrebbe essere un luogo di raccolta e di condivisione per la collettività, è in realtà un posto di transito e sosta prevalentemente carrabile. Il progetto comunale in essere, che prevede il ricollocamento dei posti auto, diviene il punto di partenza per gli altri interventi proposti: una nuova pavimentazione in arenaria si inserisce tra il porfido esistente con una fascia di separazione in laterizio andando a creare un percorso che valorizza gli edifici più importanti. A completamento di questa nuova pavimentazione sono pensate delle luci che ne marcano il perimetro, incassate e della stessa dimensione di un blocchetto in arenaria.
Il Museo della Fisarmonica, attualmente segnalato con uno stendardo affisso sulla facciata e poco visibile, viene fornito di segnaletica a terra dedicata. Lettere bianche ruotate rendono leggibile l’indicazione da differenti punti di vista ed anticipano la collocazione dello stesso incuriosendo il visitatore.
Sedute in legno, che si sviluppano in piano o con dislivello su moduli variabili, possono essere unite, separate ed aggiunte a seconda delle necessità della collettività e del momento. L’arredo è completato da una fioriera, con luce integrata, che riprende lo stile degli altri a progetto. Tutte le azioni progettuali sono minimali ma efficaci e rispettano l’utilizzo temporaneo della piazza come mercato o per altri eventi.
Concorso CI . RH: Il verde fa rivivere l’Aia
Il progetto propone un nuovo modello abitativo in un contesto rurale attraverso la riqualifica di Cascina Lossano.
L’antica aia viene ridefinita attraverso un nuovo progetto del verde e gli spazi privati sono organizzati e connessi tra loro attraverso spazi collettivi, che sono i veri protagonisti della proposta.
La nostra proposta di riqualifica vuole essere non soltanto una ristrutturazione dei singoli edifici, ma esprimere anche un modello/una visione per l’abitare rurale. I vecchi blocchi esistenti non abbandonano la loro eredità rurale, ma trovano nuova vita all’interno di un masterplan moderno dove spazi pubblici e privati dialogano insieme grazie agli spazi verdi, l’arredo urbano ed i nuovi percorsi.
Ogni blocco è caratterizzato da tratti compositivi e materiali che lo differenziano dagli altri blocchi nonostante si inserisca all’interno di un approccio progettuale unitario che crea un fil rouge fortemente riconoscibile che denota l’intervento in toto. Le diverse aggiunte progettuali (ballatoio esterno, velux, terrrazze ad asola, gelosie e vetrate che si compenetrano…) rendono peculiare ed unico ogni appartamento designando un plus per i futuri abitanti.
Verde, acqua ed il disegno dei percorsi concorrono ad arricchire la percezione finale dello spazio. Si potrà godere di un micro sistema urbano simile and un centro storico dove abitazione e natura convivono in equilibrio.
Nell’aia si alternano percorsi di accesso diretti e collegamenti fluidi creando flussi molto diversi tra loro e momenti in cui i blocchi abitativi si uniscono o si distanziano.
Vi è un percorso secondario che permette il passaggio laterale parallelo al canale artificiale e trova il suo punto di arrivo nella serra di nuova costruzione dietro alla quinta del blocco C.
Il modello abitativo proposto si costruisce come schema residenziale arricchito da servizi ad utilizzo condiviso e spazi multifunzione. Questi sono ad uso dei residenti e possono anche essere utilizzati per eventi speciali che coinvolgono un pubblico più esteso.
Il blocco realizzato tramite democostruzione è la nuova serra che diviene il punto di snodo verso l’area a vocazione più moderna e che offre i nuovi servizi: piscina, co working space e bar/ristorante.